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Com’è migliorata la tecnologia RFID per il settore ospedaliero?

Bentornati sul blog delle news curate dal team Meteca. Oggi raccontiamo ai nostri lettori il miglioramento della tecnologia RFID e come il suo utilizzo abbia donato un plus ad un sistema di “trasporto” unico nel suo genere. Scopriamo di più grazie al supporto di un articolo letto su planetanalog.com.

Come ben sappiamo, tutti i dispositivi e i sistemi che utilizziamo hanno costantemente bisogno di aggiornamenti, e spesso: basti pensare al nostro PC e al suo sistema operativo, oppure alle app che utilizziamo quotidianamente sullo smartphone.

In alcuni casi, invece, può capitare che un’innovazione tecnologica renda nuovamente performante un sistema del passato, con sforzi e costi contenuti, e senza nuove costruzioni. È il caso della tecnologia RFID e dell’aggiunta di tag ai sistemi di posta pneumatica, anche nota come sistema di tubi pneumatici.

Se è vero che alcuni aspetti della nostra vita – come ad esempio la comunicazione – sono facilitati dalla presenza di e-mail e messaggistica istantanea, è fondamentale ricordare che ci sono ancora molti settori dove oggetti materiali devono essere mandati da una parte all’altra e non possono essere sostituiti dai bit. Un esempio molto chiaro di questo è il mondo ospedaliero, nel quale c’è la necessità di spedire con una certa velocità campioni biologici dei pazienti (fluidi, tessuti, ecc) da un reparto all’altro della struttura sanitaria. Per risolvere questo problema gli ospedali utilizzano un sistema di tubi pneumatici attraverso i quali dei contenitori (chiamati vettori) vengono letteralmente “spediti” da una stazione di invio a una stazione di ricezione.

Una volta preparato il contenitore, questo viene etichettato con l’indirizzo di destinazione e viene inserito in un tubo. Una volta premuto il pulsante di invio, l’aria compressa permette al vettore di viaggiare verso un luogo di smistamento. Qui una persona esamina l’etichetta di destinazione e lo immette sulla “strada” giusta, ovvero il tubo pneumatico di destinazione finale.

Prima che negli ospedali, questo sistema veniva utilizzato per smistare la posta delle grandi metropoli (Londra, New York) ed è poi stato gradualmente abbandonato poiché obsoleto (ben prima della comparsa della posta elettronica). Negli ospedali, invece, il sistema rimaneva necessario in quanto non sostituibile, e così è cresciuto di pari passo con l’avanzamento delle tecnologie mediche e l’aumento del numero di test medici effettuati, fino ad aver bisogno di essere aggiornato per poter continuare a funzionare. Doveva essere pronto a sostenere numeri sempre crescenti di campioni trasportati, limitando quasi allo zero le probabilità di blocco dei tubi.

Ed ecco che la tecnologia odierna è venuta in aiuto di quella meno recente. Grazie ai progressi tecnologici è stato possibile ripensare l’architettura dei sistemi di tubi pneumatici: ora funzionano meglio e ne occorrono anche meno. Le etichette cartacee rimangono (ma solo per comodità dell’operatore e per il backup), ma ora ci sono i codici a barre e la tecnologia RFID per etichettare ciascun vettore. L’operatore che lavora nella “stazione di invio” immette un codice con l’indirizzo sulla tastiera touchscreen e il sistema di gestione dei tubi pneumatici collega quel codice dell’indirizzo con un tag RFID, che è permanentemente attaccato a quel vettore. Da quel momento in poi il sistema lavora in autonomia (poiché automatizzato) e i vettori possono essere tracciati e subire cambiamenti di direzione in ogni momento. Il sistema centrale può prevedere e correggere malfunzionamenti, vettori fermi che “bloccano il traffico”, code e attese.

L’aspetto più interessante della posta pneumatica è che non avrebbe mai corso il rischio di diventare obsoleta – specialmente in settori dove non esistono alternative simili. Tuttavia l’ aggiunta dei tag RFID ai sistemi ha reso un’invenzione, già di per sé geniale e indispensabile, una sovrastruttura davvero straordinaria. Un vero successo per il mondo dell’ IoT.