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La storia del primo Microchip

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Oggi sul blog di Meteca ti raccontiamo l’interessante storia del primo Microchip e di un’asta andata male. La news è stata attinta da due articoli apparsi su theatlantic.com e livescience.com.

Buona lettura!

Il primo microchip della storia è stato realizzato nel 1958 dall’ingegner Jack Kilby.

Kilby, ingegnere elettronico della Texas Instruments, non aveva idea che il suo primo circuito integrato avrebbe cambiato la storia e dato inizio allo straordinario cammino della tecnologia moderna. Oggi, come ben sappiamo, i microchip sono presenti in tutti i dispositivi elettronici che utilizziamo – non solo smartphone e computer, che ne contano almeno 20 a testa.

Il merito più importante dei microchip è stato, senza alcun dubbio, la possibilità di miniaturizzare i dispositivi elettronici: basti pensare alla grandezza dei primi computer e paragonarli a quelli presenti oggi sul mercato.

Grazie alla sua invenzione Kilby ha vinto il Nobel per la Fisica nel 2000. Nonostante ciò, il suo chip originale (in collaborazione con Tom Yeargan) è andato all’asta grazie alla mediazione della più importante casa d’aste al mondo, Christie’s, e non è stato acquistato da nessuno!

Il prezioso oggetto era posseduto dalla famiglia Yeargan, che lo ha definito “il certificato di nascita dell’era moderna dell’informatica”. Insieme al chip, custodito in una teca di plastica e vetro, c’era un’etichetta autografata dallo stesso Kilby e una sorta di “diario” contenente la cronologia della costruzione del chip datata 6 marzo 1964.

Secondo le stime di alcuni esperti, il chip avrebbe potuto essere venduto per 1 o 2 milioni di dollari; tuttavia l’offerta più alta non ha raggiunto gli 850.000 dollari. L’oggetto è uno dei primi ad essere stato conservato e per questo appartiene ad una collezione privata: si tratta di un’occasione unica per acquistare un vero e proprio pezzo di storia che i collezionisti non avrebbero dovuto sprecare.

Ad ogni modo altri due prototipi del chip sono ad oggi custoditi in due musei, lo Smithsonian e il Chicago Museum of Technology, e possono essere ammirati da tutti gli appassionati di tecnologia.

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