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Swiss Virtual Expo il primo metaverso “made in Ticino”

Swiss virtual expo the Metaverse fair - Meteca blog

Nello scorso articolo vi abbiamo parlato di metaverso e oggi vogliamo presentarvi Swiss Virtual Expo, il primo metaverso elvetico orientato al business, promosso da ated-ICT.

Ated – ICT Ticino è un’associazione indipendente, fondata e attiva nel Canton Ticino dal 1971, aperta a tutte le persone, aziende e organizzazioni interessate alle tecnologie e alla trasformazione digitale e collabora con le principali istituzioni pubbliche e private, enti e aziende di riferimento, nonché altre associazioni vicine al settore tecnologico e all’innovazione.

Cosa si intende per Metaverso?

Uno dei termini più ricorrenti nelle conversazioni sul digitale riguarda il “metaverso”. Si tratta di una parola coniata da Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk Snow Crash (1992), per indicare uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati (fonte: Wikipedia). In realtà, il termine è salito agli onori delle cronache a fine ottobre 2021 quando nel corso dell’annuale conferenza Connect, il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha illustrato il futuro del social network, che sarebbe diventato un mondo virtuale. «Il metaverso è il prossimo capitolo di internet, è fatto per connettere le persone e Horizon è la piattaforma che stiamo costruendo. Puoi pensare al metaverso come a un Internet incarnato: invece di visualizzare i contenuti, ci sei dentro», ha spiegato. Zuckerberg ha poi annunciato il cambio di nome di Facebook in Meta.

E cosa intendete voi di ated ICT Ticino per Metaverso? Cosa ha spinto ated ad iniziare questa esperienza avventurosa della costruzione di un Metaverso, essendo il concetto ancora così avveniristico e poco definito?

Rivela Cristina Giotto, Presidente e Direttore di ated-ICT Ticino, oltre che ideatrice di Swiss Virtual Expo: «A ben vedere la direzione indicata da Mark Zuckerberg due settimane dopo il lancio del nostro Swiss Virtual Expo è decisamente in linea con altre esperienze immersive, che anche nel nostro territorio elvetico si stanno sperimentando con grande successo  Il nostro Swiss Virtual Expo, infatti, aperto quasi un anno fa al pubblico e vincitore del Grand Prix Möbius Editoria Mutante si basa proprio sul metaverso. Swiss Virtual Expo è la prima esposizione digitale promossa nella Confederazione Elvetica, in cui le aziende ticinesi, Svizzere e internazionali hanno la possibilità di presentarsi e promuoversi nel mercato domestico e globale. In un metaverso, ovvero in uno spazio immersivo, che gli utenti possono esplorare come fosse un evento tradizionale, si trovano aree dedicate a seminari e workshop in diretta o on-demand, oltre a stand, padiglioni e showroom personalizzati di varie dimensioni. Un luogo virtuale che ha la possibilità di realizzare ambientazioni più grandi di mezzo milione di metri quadri, capaci di ospitare fino a 12 padiglioni, 700 stand e 100 showroom, con emissioni di CO2 ridottissime. Un risultato che è francamente inimmaginabile nel mondo reale, ma che promuoviamo con grande orgoglio perché è nel DNA della nostra associazione ated-ICT Ticino essere un po’ visionari e sempre sulla frontiera dell’innovazione».

Come hanno risposto le aziende e il territorio? Hanno contribuito allo sviluppo?

Continua Cristina Giotto: «Ad oggi, hanno aderito centinaia tra organizzazioni e aziende ticinesi, Svizzere e internazionali, che hanno la possibilità di presentarsi e promuoversi nel mercato domestico e globale. Ogni padiglione – dei 12 previsti – si estende per oltre 30.000 mila metri quadri, ovvero 5 campi da calcio, costituendo un’area immersiva a basso impatto ambientale focalizzata sul business, che valorizza nel mondo le eccellenze elvetiche e le partnership internazionali. Realtà come: Die Post, EOC, Swisscom, SBB, Cornèr Banca, RSI, SUPSI e USI, TIO/20Minuti, Corriere del Ticino, Città dei Mestieri, Migros, Gastro Ticino, MyLugano e altri, sono presenti nei diversi padiglioni. Qui gli utenti possono esplorare gli stand come se fossero in una esposizione tradizionale, ma con padiglioni digitali, trovando aree dedicate a eventi, seminari, masterclass e workshop in diretta o on-demand, oltre a stand, arene e showroom personalizzati di varie dimensioni.   Allo stato attuale, si trovano: 1 arena eventi e 6 aree tematiche, che spaziano dal mondo PMI & professionisti, a salute & benessere, ma anche cultura, turismo ed eventi, senza dimenticare il mondo dell’artigianato e dell’inclusività».

Qual è il valore aggiunto che Swiss Virtual Expo può portare al territorio svizzero e ticinese e al suo tessuto imprenditoriale?

«Swiss Virtual Expo diventa di fatto un nuovo canale di comunicazione e marketing digitale, oltre ad essere un luogo immersivo da visitare e conoscere per “fare business” anche per le realtà ticinesi ed elvetiche. Ad oggi, il canale di digital marketing più vicino al metaverso è sicuramente quello composto dai social media. Ma essere presenti, ad esempio su social come Instagram o LinkedIn, richiede di indirizzare molte risorse economiche e tutti gli sforzi creativi verso quella specifica community, presente su quel canale. Mentre, l’opportunità di essere in un marketplace nel metaverso, o in Swiss Virtual Expo, è che ogni espositore virtuale beneficia delle attività dell’altro espositore e della comunicazione complessiva dell’Expo. È un po’ come aprire uno shop fisico in una strada di campagna, oppure all’interno di un centro commerciale. Nel marketing il “posizionamento” è, infatti, una variabile molto strategica per promuoversi al meglio in un mercato che non ha più confini ed è globale».

Noi di Meteca, nella nostra quotidiana attività di supporto alle imprese che approcciano la digitalizzazione nella creazione di progetti e prodotti IoT, troviamo ancora molto spesso una forte resistenza al cambiamento e paure di un mondo che non si comprende davvero fino in fondo. E’ qualcosa che avete riscontrato anche voi nel percorso di costruzione e diffusione di SVE? Come avete affrontato il problema?

«Lavoriamo a Swiss Virtual Expo da oltre due anni, perché in piena pandemia quando abbiamo avuto il tempo e soprattutto la curiosità di capire su quali direzioni si stesse spostado la frontiera dell’innovazione, abbiamo conosciuto Rossano Tiezzi, Direttore commerciale di Advepa Communication. Con la sua realtà si è subito creata la giusta sintonia per progettare insieme un nuovo paradigma per creare eventi in formato immersivo. Una modalità che due anni fa non era ancora stata battezzata con il termine metaverso. L’idea era di sperimentare l’utilizzo di una piattaforma digitale e immersiva che doveva essere utile per promuovere e valorizzare prodotti e servizi anche attraverso nuove modalità di espressione e fruizione. La difficoltà è stata far capire agli imprenditori del nostro territorio che avrebbero avuto la chance di sperimentare in modo pioneristico format, che non avevano precedenti rispetto al passato. In un certo qual modo, li abbiamo appassionati e convinti sia incontrandoli e ascoltando i loro bisogni, sia mostrando loro esempi e situazioni mutuate dell’evoluzione che si è avuta nel mondo del gaming (ovvero l’industria dei videogiochi)».

Pensate che la formazione (corsi, webinar..) possa essere uno strumento utile a superare queste resistenze? Con SVE svolgete attività formative?

Continua Francesca Prospero Cerza, Business Developer di Swiss Virtual Expo: «Sì la formazione aiuta. Abbiamo lanciato recentemente un’arena eventi per raggiungere questo obiettivo, ovvero per organizzare percorsi di formazione direttamente nel metaverso, anziché utilizzare strumenti standard come piattaforme tipo zoom.  Infatti, i partecipanti entrano nel metaverso con il proprio avatar personalizzato e approdano in un’arena eventi ambientata in uno studio televisivo, dove è possibile interagire con gli speaker e personalizzare l’ambiente con la propria identità visiva, loghi, colori e informazioni. Gli sviluppi nel medio-lungo termine mirano a potenziare gli elementi di engagement educativo e di intrattenimento. Inoltre, organizziamo attività di sensibilizzazione e alfabetizzazione digitale come ad esempio “Swiss Virtual Expo on the road” o la proposta di alcune masterclass tematiche. Swiss Virtual Expo si sposa come strumento all’avanguardia di marketing e comunicazione per esporre i propri prodotti e servizi e grazie al grande entusiasmo visionario, oltre all’offerta “tradizionale” di stand classici, abbiamo sviluppato sempre più delle soluzioni per supportare aziende e istituzioni a formare, informare e digitalizzare processi al fine di migliorare l’efficienza interna».

Avete mai pensato alle possibilità di ulteriore sviluppo offerte dalla connessione tra il Metaverso e l’Internet of Things per collegare le risorse fisiche del mondo reale in rete nel metaverso digitale? Siete aperti ad eventuali collaborazioni con aziende nel settore dell’IoT?

«Certamente Swiss Virtual Expo combina la componente green con la possibilità di creare oggetti tecnici in 3D, creando così demo e prototipi a distanza in ottica sostenibile. Il mondo dell’IoT è di grandisismo interesse per noi, anche in considerazione della diffusione sempre più capillare di prodotti come gli smart devices o le soluzioni di domotica, che oltre ad affollare le nostre case sono di assoluta normalità per le generazioni più giovani. Basta solo osservare i comportamenti dei nostri figli e dei bimbi più piccoli per capire che tutte le loro esperienze digitali avvengono attraverso tablet e l’utilizzo di soluzioni smart o fondate sull’IoT. E proprio per questa ragione siamo molto aperti a individuare opportunità di collaborazioni o partnership per mettere in relazione espositori e visitatori di Swiss Virtual Expo con chi produce o innova in ambito IoT».

Team Ated al femminile